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PERCORSI

GRAVIDANZA


L’alimentazione costituisce un importante aspetto della gravidanza dato che ciò che la gestante assume con la dieta incide non solo sulla propria salute ma soprattutto su quella del nascituro.

Un buon stato nutrizionale della madre prima del concepimento e una corretta alimentazione prima e durante il periodo gestazionale, sono condizioni essenziali per la prevenzione di gran parte delle patologie neonatali.
La super-alimentazione, nella convinzione che i fabbisogni nutrizionali della madre siano raddoppiati, è un errore: non si deve “mangiare per due”.
Una donna in gravidanza deve semmai mangiare “due volte meglio”. Questo è il motto che deve accompagnare le future mamme durante la gravidanza e... si spera anche dopo.
Il regime alimentare della gestante dovrà subire opportune modificazioni quali-quantitative per assicurare la copertura delle spese energetiche e nutrizionali a beneficio proprio e del nascituro.

 

Perché ciò avvenga è necessario conoscere i principi nutritivi e sapere che questi servono a costruire e mantenere la struttura corporea e a fornire energia.

I PRINCIPI NUTRITIVI


Sono contenuti nei cibi assunti quotidianamente. 
Non esistono cibi costituiti da un solo nutriente (fanno eccezione lo zucchero con solo carboidrati, e l’olio con solo grassi), ma sono sempre presenti più nutrienti nello stesso alimento. Gli alimenti, infatti si differenziano per la diversa composizione in nutrienti:
- di tipo energetico: carboidrati, proteine, grassi
- di tipo non energetico: acqua, vitamine, sali minerali, fibre alimentari.

Questi principi forniscono all’organismo:

  • energia per lo svolgimento delle varie attività fisiologiche (funzione energetica), fornita soprattutto da carboidrati, lipidi, e in alcuni casi da proteine;
  • materia per la costruzione, il mantenimento e il rinnovo dei tessuti (funzione plastica); la materia è fornita principalmente dalle proteine;
  • sostanze regolatrici sia dei processi metabolici che si svolgono nell’organismo, sia nell’equilibrio idro-salino; i principi nutritivi che hanno funzione regolatrice sono le vitamine e i sali minerali. In natura non esiste un alimento che da solo soddisfi tutte le necessità nutrizionali dell’organismo umano, ad eccezione del latte nei primi mesi di vita.

PRINCIPI DI UN CERTO... PESO


Il peso “di partenza” della mamma e la sua evoluzione durante i nove mesi dell’attesa condizionano la crescita e lo sviluppo del neonato. D’altro canto, è importante mantenere il peso del neonato tra i 3 e 4 chili, per ottimizzare l’esito della gravidanza e minimizzare il rischio di mortalità e malattia prima e dopo il parto.
Molto più spesso di quanto si possa pensare, le donne affrontano la gravidanza in uno stato di vera e propria malnutrizione associata a sovrappeso e obesità o a eccessiva magrezza. Valutare il reale stato nutrizionale della futura mamma è quindi importantissimo; consente di definire tutti i riferimenti fisiologici (non solo peso, quindi) necessari per elaborare il giusto programma alimentare durante i tre trimestri di gestazione.

In una donna in buone condizioni di salute che affronta la gravidanza partendo da un peso appropriato, una corretta alimentazione dovrebbe portare, al termine della gestazione, ad un incremento di peso di circa 9-12 kg. Date le diverse necessità nelle varie fasi della gestazione, questo aumento dovrebbe essere contenuto in 1 kg al mese nel primo trimestre, e 1kg-1,5kg al mese nel secondo e terzo trimestre.
Una donna che inizi la gravidanza già in condizioni di evidente sovrappeso dovrebbe aumentare solamente 7-9 kg poiché 4 dei 12 kg di un corretto incremento ponderale sono costituiti dall’aumento del tessuto adiposo.

DISTURBI CORRELATI ALL’ALIMENTAZIONE


In gravidanza possono manifestarsi alcuni disturbi correlati all’alimentazione:

Nausea: è frequente nei primi mesi di gravidanza ed è dovuta a modificazioni ormonali che influenzano la motilità gastrica. Queste alterazioni talvolta giungono a provocare il vomito e l’avversione per certi alimenti, i quali non devono essere imposti, ma sostituiti correttamente. Una dieta leggera, con pasti piccoli e frequenti, riduce l’attività gastrica diminuendo i tempi di digestione. Si consigliano 5 o anche 6 piccoli pasti da distribuire nella giornata.

Pirosi (bruciori di stomaco): Anche questo disturbo, può talvolta accompagnare la gravida per l’intera gestazione e soprattutto nell’ultimo periodo, quando le aumentate dimensioni dell’utero possono provocare una compromissione dello stomaco. Si consigliano, anche in questa condizione, pasti piccoli e frequenti.

Stipsi: spesso la ridotta motilità intestinale, legata a fattori ormonali tipici della gravidanza, si manifesta ritardando la regolare evacuazione e favorendo la comparsa di emorroidi. E’ consigliabile che la gravida assuma:
- abbondante quantità di acqua (almeno 2 litri)
- abbondante quantità di cibi ricchi in fibre (pane integrale, cereali, frutta e verdura, legumi)