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DIETISTA - NUTRIZIONISTA - COUNSELLOR PROFESSIONALE
NUTRIZIONE e PSICOLOGIA
DIETOTERAPIA e COUNSELLING
Cosa propongo
Il mantenimento del benessere dipende da una sana alimentazione, contraddistinta da una dieta equilibrata e da cibi qualitativamente prescelti in base ai loro principi e valori nutrizionali.
Per garantire questo benessere offro una consulenza basata su un vero e proprio approccio multidisciplinare, unendo la prospettiva della dietista alla sensibilità verso la persona in difficoltà tipica del counsellor.
E’ in sintesi, un “prendere per mano” il cliente per aiutarlo a raggiungere insieme un nuovo equilibrio psicofisico.
Attualmente risulto iscritta al secondo anno, presso la sede dell’Istituto dell’ Approccio Centrato sulla Persona (IACP) di Firenze, del corso che consente di acquisire il diploma di Counsellor Centrato sulla Persona e abilita all’iscrizione al registro nazionale del Coordinamento Nazionale Counsellor Professionisti (CNCP) con la qualifica di counsellor.
COUNSELLING NUTRIZIONALE
Un percorso di counselling è adatto per fare “prevenzione e sostegno al paziente” che si appresta a cambiare il proprio regime alimentare e lo aiuterà a trovare la giusta motivazione, per esempio nel portare a termine la dieta ma soprattutto lo incoraggerà a migliorare il proprio rapporto con il cibo da un punto di vista psicologico.
Per risolvere il problema del sovrappeso, o in generale dei disturbi alimentari, il paziente ha bisogno anche di essere seguito e supportato emotivamente alla dieta stessa, ascoltando e accogliendo le sue paure, le sue difficoltà, le sue incertezze.
Il percorso di counselling è utile per due diversi motivi: in primis per comprendere quali sono le motivazioni che stanno alla base di una scorretta alimentazione e quali sono gli eventuali ostacoli che si possono incontrare in un processo di dimagrimento; in secondo luogo per supportare la persona sui disagi che derivano dal sovrappeso.
I fattori che possono portare al sovrappeso e, nei casi più gravi, all’obesità sono molteplici: la genetica, le motivazioni psicologiche, i fattori ambientali quali l’offerta di cibo da ogni canale (compresi i media), lo stile di vita sedentario, le scorrette abitudini alimentari.
Le motivazioni più comuni sono:
I disagi che ne conseguono sono:
Modificare quindi solamente l’alimentazione non è sufficiente e può portare al fallimento della dieta intrapresa, in quanto la mente e i fattori psicologici sono inscindibili dal corpo. E’ importante prendere coscienza e consapevolezza di tutte quelle emozioni che ci inducono a usare il cibo come antidoto ai problemi della vita. Fatto ciò la soddisfazione ed i risultati aumenteranno a livello esponenziale.
Inoltre, quando ci si affida ad un nutrizionista, si verifica un “problema” spesso sottovalutato: il cliente riceve consigli sulla dieta da seguire. La dieta viene vista così, dal paziente, come un “sapere supremo ed indiscusso”, da seguire senza alcuna recriminazione e non può essere analizzata ed affrontata “insieme”.
Obiettivi
Gli obiettivi del counselling nutrizionale sono:
COUNSELLING NUTRIZIONALE
Il compito del counsellor è facilitare il cliente, che si trova in uno stato di incongruenza (specifico della situazione problematica) a contattare i suoi sentimenti e i suoi bisogni sottostanti, e per i quali egli presenta come uniche possibili le soluzioni che a lui appaiono immaginabili, ma non praticabili. Se adeguatamente facilitato, il cliente effettua un’operazione che gli consente di contattare una dimensione emozionale (congruenza) che gli permette di individuare la soluzione adeguata.
Il clima facilitante costruito dal counsellor rimette in contatto il cliente con i propri sentimenti, emozioni e bisogni rispetto all’ area problematica.
Il counsellor promuove lo sviluppo delle potenzialità e permette al cliente di individuare la soluzione più adeguata al problema, in modo da soddisfare i suoi bisogni. Solo così gli sarà possibile cercare la propria reale soluzione. Molto spesso noi esseri umani annaspiamo alla ricerca di soluzioni senza sapere che cosa stiamo cercando, questo impoverisce il panorama delle possibili soluzioni o le amplia eccessivamente e rende inefficace la ricerca di soluzioni. Facilitare la ricerca del bisogno cambia la prospettiva.
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